Il popolare motore di ricerca Google, ha deciso di servirsi di una tecnologia in grado di combattere la pornografia, soprattutto quella che coinvolge minori, e le violazioni del copyright.
Si tratta di un codice nato per contrastare la "pirateria" del copyright ma che viene adattato al contrasto contro il pedoporno. Google aiuterà i responsabili a smaltire il gran lavoro di analisi necessario a contrastare il crescente impiego delle applicazioni telematiche da parte di pedofili e "sexual offender".
Lavorando in cooperazione con le agenzie federali incaricate, per identificare e trarre in salvo i bambini, gli esperti del centro devono visionare ogni giorno fotografie e ore ed ore di filmati aberranti generalmente rinvenuti sul mercato nero. Un lavoro estremamente stressante, non solo per l'alto volume di materiale da ispezionare, ma soprattutto per i contenuti molto crudi e triviali.
Secondo la Bbc, fin dal 2002, il National Center for Missing and Exploited Children ha individuato più di 13 milioni di video e foto di violenze su bambini e solo durante il 2007 più di cinque milioni di foto sono state controllate dagli operatori dell'associazione per individuare quelle illecite.
Per creare un software simile sono stati inseriti nel sistema centinaia e centinaia di dati sulle pedofilia raccolti negli ultimi anni. “Speri sempre che il tuo lavoro possa essere usato per fare qualcosa di buono al mondo - ha spiegato il ricercatore di Google Shumeet Baluja - e questa ora è una grande chance per avverare questa speranza”.
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